Di seguito trovate la prima newsletter di www.robertorace.it.
Prego di iscrivervi sul sito se siete interessati a ricevere le altre newsletter.
Roberto
Cari amici,
Con questa prima newsletter parte quello che immagino come un appuntamento quindicinale con testi molto più brevi di questo.
In meno di un mese siete diventati quasi cinquecento e veramente non me l’aspettavo.
Grazie veramente.
Avrò uno stile di scrittura veloce da diario e non mancheranno riflessioni (che rappresenteranno sempre solo la mia opinione personale e non quella delle organizzazioni che rappresento). Quando citerò iniziative ed eventi aggiungerò link di riferimento senza appesantire il testo.
Il sito è ormai partito da più di un mese, devo ancora completare alcune cose e a marzo partirà anche la versione inglese, ma vedo già l’apprezzamento di tanti. E per questo devo ringraziare gli amici di 4bitadv per la pazienza e la qualità del lavoro.
Ed allora partiamo con la newsletter.
Sono ormai sei mesi che mi sono trasferito a Roma. Sono contento, anche se il percorso è in salita. Dal punto di vista professionale non aveva senso continuare a lavorare a Napoli e non volevo andarmene all’estero.
La voglia (tormentata) di crescere in Italia…
Titolava così Il Corriere della Sera un bell’articolo di Alessia Rastelli. Dopo anni in cui si parla solo dei talenti/cervelli che “fuggono” si accendono anche i riflettori su chi è rimasto o tornato. L’articolo è molto bello anche se, come ho scritto ad Alessia, mancano voci “terrone”. Quella voglia tormentata di restare in Italia, al Sud e in realtà come Napoli, coincide con la necessità di abbandonare la terra in cui sei nato ed hai studiato.
Il Mezzogiorno ormai incarna il peggio dei difetti del Paese ed ha perso tutti i centri decisionali ed economici, diventando una periferia culturale ed economica incapace di trattenere e far crescere la sua futura classe dirigente. Nell’articolo si cita anche Rena, associazione a cui non riesco ancora a dedicarmi quanto vorrei.
Napoli
Preoccupazione
Sono molto preoccupato. Fa bene il Presidente Napolitano a tenere sempre accesi i riflettori su Napoli: la città ha smesso di credere in se stessa. Mi stupisce sempre di più vedere che tutti i miei amici ormai se ne sono andati e fanno lavori fantastici in Italia e all’estero. I genitori li hanno spinti a farlo come si fa nei piccoli comuni del Sud e come fanno le famiglie borghesi nei paesi in via di sviluppo.
Le elezioni a sindaco
Si capisce ancora ben poco. A centro destra lo scenario mi sembra confuso, non è ancora chiaro il potenziale candidato. A centro sinistra lo scenario è tragico. Si sono svolte le primarie e ad urne chiuse si è detto di tutto. Si è parlato di brogli e infiltrazioni. Non è un bello spettacolo. In questo scenario deve essere chiaro a tutti che la partita per il rilancio di Napoli è alle ultime battute, siamo già ai rigori e non possiamo permetterci di perdere la partita e diventare definitivamente una città di serie B. E deve essere chiaro che Napoli non può essere usata come palcoscenico dalla politica romana e poi abbandonata a se stessa.
Fondazione Valenzi
Le difficoltà
E’ dura. E’ veramente dura portare avanti una Fondazione senza soldi. E comunque stiamo andando avanti con un programma che ha visto in un anno e mezzo quasi un centinaio tra iniziative, seminari e mostre e coinvolgendo decine di migliaia di persone.
Il 28 febbraio presenteremo la prima iniziativa di carattere marcatamente sociale, che partirà dal 2 marzo.
Per fare tutto questo siamo andati avanti grazie all’instancabile Lucia Valenzi e al sostegno di aziende e dei soci.
Mi chiedo però in che modo dovremo andare avanti nel futuro. E se ha senso continuare ad essere un polo culturale per la città. Ad oggi non posso che rispondere che ha senso. Ma quanta fatica…
La Fondazione per me è il modo di restituire qualcosa ad una città che mi ha dato tanto, sia amarezze che soddisfazioni, e nella quale non abito più.
“Per Napoli”
In una città come Napoli tanti soggetti (che in tempi da Rivoluzione francese si sarebbero chiamati “parrucconi”) portano avanti le loro battaglie di campanile senza sforzarsi di lavorare assieme, dando l’idea di lavorare più per la propria visibilità che per la città o il tanto citato Mezzogiorno. Come Fondazione vogliamo essere diversi. E in quest’ottica con la Fondazione Mediterraneo abbiamo lanciato il programma pluriennale “PER NAPOLI”, finalizzato alla nascita di un luogo tecnico di confronto sui problemi e le sfide del territorio per contribuire alla rinascita della città.
La notizia è stata accolta bene dalla stampa cittadina. A questo link l’articolo de Il Mattinohttp://www.robertorace.it/public/press/D_00037.pdf.
Prima iniziativa è stata una ben riuscita “Giornata della Memoria”. Sabato poi abbiamo organizzato vivace e stimolante riflessione a più voci sulla crisi e sulle nuove sfide del mondo dell’informazione ((http://www.robertorace.it/articolo.aspx?id=27).
Il Vallanzasca di Placido
La scelta di presentare il 19 gennaio come Fondazione Valenzi il film di Michele Placido “Vallanzasca. Gli angeli del male” è stata un successo. Mi auguro che a questa ne seguano altre di registi di qualità, perché un artista come Maurizio Valenzi era anche un appassionato di cinema. Ed anche perché come Fondazione vorremmo raccontare la fantastica avventura di Maurizio e dei suoi “amici e nemici” ai tanti registi e attori “impegnati” che potrebbero un domani essere interessati a farne un film e a celebrare questa bella pagina di storia in cui la Politica aveva la P maiuscola. Lo facciamo perché come Fondazione vogliamo essere sempre di più un polmone culturale per Napoli. Sul sito ho caricato una gallery fotografica e quest’articolo:http://www.robertorace.it/articolo.aspx?id=22
Liu Jo Luxury, Nardelli e la Fiera di Vicenza
Dopo l’anno sabbatico che avevo deciso di prendere l’anno scorso per lanciare la Fondazione Valenzi mi sono proposto sul mercato con un nuovo posizionamento. Non più addetto stampa ma, come ribattezzato nella bella intervista che mi ha fatto Pocket (http://www.robertorace.it/public/press/D_00026.pdf), “direttore relazioni esterne in outsourcing (o a ore…) ”. Il mercato mi ha dato ragione e in poco tempo sono entrato anche in settori che non conoscevo, come quello del lusso.
Ho lanciato due bei marchi come Liu Jo Luxury e Nardelli Gioielli, portandoli a diventare punti di riferimento per la stampa di settore, tanto da essere ripresi continuamente da redazionali e servizi fotografici sui principali settimanali e mensili. Ultima soddisfazione, il pezzo di chiusura sulla Fiera di Vicenza di gennaio nel quale oltre ai vertici della Fiera c’erano i due brand assieme ai big player del settore.
C’è tanto altro, ma mi fermo qui ringraziando tutti per l’attenzione e vi aspetto ai prossimi appuntamenti in agenda
Roberto
Ecco le prossime iniziative pubbliche in cui sono coinvolto e che si terranno nella bella sede della Fondazione Valenzi al Maschio Angioino:
Lunedì 28 febbraio alle 11. Lancio del primo progetto per il sociale che sarà realizzato dalla Fondazione.
Lunedì 7 marzo dalle 10 e 30. Presentazione della “Ricerca comparativa sul fund e people raising per la politica. La raccolta dei fondi per la politica in Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti d’America: scenari attuali e prospettive future.” Alla presentazione dello studio, realizzato dal Centro Studi sul Non Profit, sono stati invitati a partecipare parlamentari e segretari di partito.
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.