Il modo di dire africano ha ispirato spesso l’azione di Edoardo Piva, classe 1980, già Ad del Gruppo Mini Hotel di Milano dal quale è uscito a fine 2019. Piva dirige attualmente Micasas – Serviced Apartments, provider di servizi integrati di mobilità rivolti al mondo corporate. L’esperienza nel settore ricettivo risale al 2001. Inizialmente orientata all’attività di sviluppo e costruzione di nuove strutture, si è via via spostata nel corso degli anni sulla gestione. Piva è recentemente stato eletto Presidente di Rescasa Lombardia, storica Associazione aderente a Confcommercio Milano nata nel 1977, che oggi si propone come punto di riferimento politico-sindacale di tutto il settore della ricettività turistica in appartamento.

D. Chi è un innovatore per te? Perché?
R.  Un innovatore è colui che, coraggiosamente, mette in conto e affronta un certo numero d’insuccessi puntando a realizzare qualcosa che al momento non c’è o realizzare molto meglio qualcosa che c’è già.

D. Qual è l’innovazione che cambierà il mondo nei prossimi anni?
R.  Certamente non è la sola, ma rimanendo aderenti al mio settore mi viene in mente subito il turismo spaziale.

D. Qual è il ruolo di un leader in un’organizzazione?
R.  Recentemente, mi son trovato a condividere gran parte degli argomenti esposti da Simon Sinek nel suo “Il gioco infinito”. In sostanza credo che un leader debba innanzitutto ricercare la giusta causa che alimenti la propria voglia di continuare a “giocare” ed allontani il momento nel quale decidere di uscire dal business. Un leader deve presidiare la visione di lungo periodo, puntando sulle persone ed il loro benessere piuttosto che sulle performance. Deve far tutto il possibile per essere onesto con sé stesso e garantire per l’organizzazione quel clima di fiducia reciproca che crea affiatamento e pone le basi per una crescita sana.

D. Una persona che ha lasciato il segno nella tua vita?
R.  Ce ne sono diverse; citarle tutte porterebbe fuori tempo e non citarle sarebbe ingrato. Son convinto che spesso le persone (momentaneamente) più ostili, son quelle che ci offrono i migliori insegnamenti.

D. La tua più grande paura/la tua più grande speranza?
R.  Sono ottimista di natura e non mi vengono in mente paure particolari. Al momento vorrei solo esser capace di impormi di dedicare più tempo ai miei figli che s’avviano troppo velocemente all’adolescenza. Sul piano lavorativo, la mia più grande speranza è quella di riuscire a portare l’azienda ad una dimensione organizzativa che renda la mia figura “non necessaria”.

D. Il tuo progetto di lavoro attuale e quello futuro.
R. Le mie energie sono concentrate a trasformare Micasas Serviced Apartments da un gestore d’ospitalità ad un provider di servizi integrati rivolti alla mobilità corporate totalmente orientato a facilitare l’esistenza di coloro che lavorano nelle grandi aziende.
Oggi lavoriamo per scalare il modello a livello nazionale; una naturale evoluzione per il futuro sarebbe quella di esportare Micasas in altri paesi.
Con Rescasa Lombardia, storica associazione che raccoglie i gestori di ricettività in appartamento, siamo impegnati nel tentativo di promuovere una omogeneizzazione normativa tra il settore turistico ricettivo e quello delle locazioni immobiliari pure.

D. La cosa che più ti fa emozionare e quella che ti fa più arrabbiare
R. Nel confronto con il prossimo, tanto l’intelligenza emotiva quanto la capacità di lettura trasversale sono doti che difficilmente non mi coinvolgono. Trovo molto fastidioso chi mistifica.