“Perché tutto rimanga com’è bisogna che tutto cambi”.
La celebre massima gattopardesca è tra quelle preferite da Alessandro Marinella. Nato a Napoli nel 1995, consegue la Laurea in Economia Aziendale presso l’Università degli Studi “Federico II”, con una tesi in lingua inglese incentrata sugli aspetti fondamentali dell’internazionalizzazione delle Pmi, con un focus particolare sul caso di studio E. Marinella. Nel 2020 consegue il master in business Innovation alla Federico II di Napoli e nel 2021 il Master all’Ipe/Iese Business School in Gestione dell’impresa.
Da sempre vive da vicino le attività dell’azienda familiare, conoscendo, in particolare, l’atmosfera che si vive a Napoli.  A gennaio del 2017, dopo aver terminato gli studi, entra ufficialmente a far parte dell’azienda e sceglie di intraprendere il suo percorso formativo e conoscitivo dallo store di Londra, dove si trattiene per circa sei mesi.
Rientrato in Italia, è attualmente impegnato negli uffici della casa madre, dove si occupa di conoscere e migliorare tutti gli aspetti organizzativi e operativi dell’azienda, con particolare attenzione ai progetti esteri, ecosostenibili e a quello digital.
Nonostante la giovane età e l’onere di rappresentare la quarta generazione della famiglia, con entusiasmo e determinazione affianca il padre Maurizio Marinella nel portare avanti la filosofia familiare, che condivide pienamente e che nasce dagli insegnamenti di suo nonno e del suo bisnonno: attenzione alla qualità delle materie prime, ai dettagli, servizio al cliente, totale dedizione e rispetto del lavoro, attenzione ai valori della tradizione.
Non solo alta moda, ma anche food. Alessandro Marinella nel corso del 2019 è divenuto Partner & Managing Director di Marchio Verificato, un brand la cui mission è quella di promuovere le eccellenze dell’agroalimentare, in particolar modo i pomodori campani. Un lavoro che prosegue oggi, accanto a quegli stessi agricoltori che il brand ha affiancato da vicino. Marchio Verificato segue infatti tutta la filiera produttiva dei propri prodotti, selezionando solo quelli che rispettano standard di qualità molto elevati.
Nel 2021, oltre ad essere eletto come uno degli uomini under 30 più eleganti d’Italia, viene inserito nella classifica Top30 Millennials dalla rivista Gentleman.

Chi è un innovatore per te? Perché?
Un innovatore è un visionario, riesce a vedere un qualcosa nel futuro che sfugge agli altri. Una dote molto rara che unisce alla capacità di fare le cose.

D. Qual è l’innovazione che cambierà il mondo nei prossimi anni?
E’ il “metaverso”, annunciato qualche tempo fa da Zuckerberg, uno dei più grandi innovatori del nostro secolo che si sta confermando tale anche con questa nuova tecnologia.

D. Qual è il ruolo di un leader in un’organizzazione?
E’ colui che riesce a comunicare i progetti con passione, entusiasmo e motivazione e a costruire un rapporto di fiducia con le persone a se vicine, guidandole passo dopo passo verso l’innovazione.

D. Una persona che ha lasciato il segno nella tua vita?
Sicuramente mio padre, devo a lui gran parte di chi sono oggi.

D. La tua più grande paura/la tua più grande speranza?
Rimanere incastrato in un loop di esigenze e doveri lavorativi e non riuscire a concentrarmi su me stesso e sulla vita per come dovrebbe essere vissuta. Spero di riuscire sempre più ad avere libertà, serenità.

D. Il tuo progetto di lavoro attuale e quello futuro.
Il mio obiettivo è riorganizzare la mia azienda trasformandola da brand che si è sempre affermato sul retail e quindi sul negozio fisico a brand mondiale, attraverso la distribuzione del prodotto in tutto il globo e la massima promozione possibile nel mercato dell’abbigliamento.

D. La cosa che più ti fa emozionare e quella che ti fa più arrabbiare.
Incontrare le persone che riconoscono ciò che è stato fatto nel corso degli anni dalle generazioni precedenti e che riconoscono la grande passione che mettiamo tutti i giorni nel nostro lavoro, mi emoziona e mi spinge a fare sempre meglio giorno dopo giorno. Non accetto e mi fa arrabbiare chi critica senza conoscere le informazioni, senza vivere la realtà delle cose.