“I rigori li sbaglia solo chi ha paura di tirarli.”: la frase di Diego Armando Maradona è tra le più amate da Vincenzo de Luca, Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

È entrato in carriera diplomatica nel 1989 e ha ricoperto vari incarichi presso il Ministero per gli Affari Esteri e presso le missioni diplomatiche di Khartoum, Tunisi, Parigi (alla Rappresentanza permanente presso l’O.C.S.E.) e Shanghai. Si è occupato a lungo, nel settore pubblico e in quello privato, di internazionalizzazione del sistema economico, sia presso gli Uffici centrali, sia in qualità di Consigliere diplomatico dei Ministeri dell’Industria, dei Trasporti e dello Sviluppo Economico, sia presso grandi aziende come ENI e ENEL, dove ha ricoperto le funzioni di Vice Presidente per le relazioni istituzionali internazionali. Negli ultimi anni ha avuto un ruolo di rilievo per l’organizzazione di EXPO Milano 2015 come Presidente della Task Force del Ministero degli Esteri, avvalendosi anche della precedente esperienza di Console Generale a Shanghai.
 
 
D. Chi è un innovatore per te? Perché?
R. Gli innovatori sono coloro che hanno con la realtà una relazione improntata ad un principio generale di trasformazione e cambiamento. Nel loro agire sulla realtà quindi, gli innovatori la trasformano continuamente. Poiché la realtà è essa stessa il frutto di innumerevoli e continue trasformazioni, l’azione degli innovatori consiste nel saper cogliere tali cambiamenti, senza dare per scontato il dato realtà, e saperli guidare nella direzione dei valori e dei principi a cui essi si ispirano e che sentono propri.

D. Qual è l’innovazione che cambierà il mondo nei prossimi anni?
R. Nel prossimo futuro le invenzioni che faranno la differenza saranno tutte caratterizzate dalla sostenibilità, in senso sia eco-ambientale che economico. In particolare, io credo che la vera rivoluzione avverrà quando sarà trovata la ricetta per creare energia pulita a costi sostenibili.

D. Qual è il ruolo di un leader in un’organizzazione?
R. L’innovatore deve avere chiaro qual è il ruolo dell’innovazione tanto sul prodotto/risultato, quanto sul processo. Il leader deve avere invece chiara la visione della finalità ed essere in grado di mettere in moto il processo di innovazione coinvolgendo e motivando tutti gli attori.

D. Una persona che ha lasciato il segno nella tua vita?
R. Sono moltissime le persone che hanno lasciato il segno nella mia vita, dai grandi uomini della vita pubblica ai professori che hanno guidato le mie scelte e la mia formazione. In particolare però una persona mi è stata accanto lasciando il segno ogni giorno: mia moglie.

D. La tua più grande paura/la tua più grande speranza?
R. Io credo che la speranza debba comunque sempre prevalere sulla paura.

D. Il tuo progetto di lavoro attuale e quello futuro.
R. Il mio progetto di lavoro principale, oggi, come ieri e come anche domani consiste nel cambiare e nell’innovare. Nel trasformare cioè la realtà, lo status quo, sulla base dei principi e dei valori in cui mi identifico. Il primo tra essi in particolare è l’importanza di rendere un servizio sempre migliore alla collettività. In questa fase della mia vita professionale, quindi, il mio principale proposito è quello di migliorare l’azione di promozione economica, culturale e scientifico-tecnologica della nostra rete diplomatica.

D. La cosa che più ti fa emozionare e quella che ti fa più arrabbiare.
R. La cosa che mi emoziona di più è vivere il successo di una sfida che si vince collettivamente, come squadra. Al contrario, ciò che mi fa più arrabbiare è quando prevalgono l’egoismo, il personalismo e l’individualismo.