Formazione vuol dire mettersi in gioco, non fermarsi mai, credere in se stessi e amare ciò che si fa! Questa è l’essenza del lavoro per Sara Macchi.
35 anni, milanese DOC da ben tre generazioni. Laureata in Scienze Giuridiche presso l’Università Cattolica di Milano (con una tesi sperimentale sui reati informatici).
Ha poi conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi Milano-Bicocca con una tesi, sempre sperimentale, sull’iniziale e problematico Processo Civile Telematico. Dopo un breve inizio di carriera nel mondo forense, che le ha permesso di acquisire competenze in merito a privacy e diritto Internet, ha avuto modo di approcciarsi anche al mondo delle start-up e del marketing.
Questo è stato un vero e proprio colpo di fulmine. Ha quindi conseguito diversi Master in Digital Marketing, per perfezionarsi sempre di più e diventare così una Social Media Manager Freelance.
Da qualche anno ha iniziato anche la carriera di formatore prima presso PMI e poi ultimamente presso centri di formazione professionale.
Chi è un innovatore per te? Perché?
Un innovatore è chi ama il proprio lavoro e ogni giorno si mette in gioco, nonostante i mille ostacoli. L’innovatore per me è anche chi riesce a diventare una nuova figura di riferimento.
Qual è l’innovazione che cambierà il mondo nei prossimi anni?
La consapevolezza che la formazione personale e quella dei giovani sono lo strumento su cui bisogna maggiormente investire e lavorare.
Qual è il ruolo di un leader in un’organizzazione?
Essere un esempio, lavorare con e per la squadra. Esserci sempre nei momenti belli, ma soprattutto in quelli difficili. Valorizzare e motivare costantemente il team.
Una persona che ha lasciato il segno nella tua vita?
Mia nonna Angela: novantenne, milanese doc, inossidabile lavoratrice. Un punto di riferimento costante
La tua più grande paura/la tua più grande speranza?
La mia più grande paura è perdere la speranza nelle mie capacità. La mia più grande speranza è avere sempre passione per ciò che faccio
Il tuo progetto di lavoro attuale e quello futuro.
Lavoro in un CFP, quindi a stretto contatto con i ragazzi che studiano materie professionali per prepararsi ad entrare subito nel mondo del lavoro. Per quanto riguarda i miei progetti futuri, per scaramanzia non dico niente, ma sicuramente riguarderanno il mondo dell’istruzione e formazione giovanile
La cosa che più ti fa emozionare e quella che ti fa più arrabbiare?
Vedere i miei studenti che realizzano i loro sogni e si entusiasmano per le loro prospettive future. Arrabbiare sicuramente quando non si investe nel futuro e nei giovani…
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